I Giusti tra le Nazioni

Introduzione. I “Giusti tra le Nazioni” furono non ebrei e ebrei che, durante la Shoah, rischiarono la propria vita e quella delle loro famiglie, per salvare gli ebrei dalla persecuzione nazista. Questo titolo onorifico fu istituto dallo Yad Vashem, l’Istituto per la ricerca e la Memoria della Shoah di Gerusalemme, nel 1953 per coloro che agirono con coraggio e altruismo durante le deportazioni, le uccisioni e la ghettizzazione degli ebrei. L’obiettivo di questo riconoscimento è onorare e ricordare le azioni di coloro che andarono controcorrente, non si uniformarono al pensiero generale e allineato al nazifascismo e dimostrarono invece un’eccezionale umanità in un’epoca di in cui si perpetrava la catastrofe ebraica. I criteri per il riconoscimento sono molto rigorosi ed includono oltre al salvataggio di ebrei, anche l’aver corso un rischio personale, l’aver agito senza pretese o ricompense finanziarie e aver prestato subito soccorso senza aspettare altri momenti che avrebbero potuto essere fatali per i perseguitati.
I Giusti riconosciuti ricevono una medaglia, un certificato d’onore e il loro nome viene inciso nel Giardino dei Giusti a Yad Vashem nella pietra del paese di provenienza.
Le azioni dei Giusti tra le Nazioni rappresentarono una luce di speranza in uno dei periodi più atroci della storia umana, e la loro memoria continua a ispirare le generazioni future.

Mostra e attività didattiche

La scuola media “L. Negrelli” di Merano (Bz) ha svolto un lavoro eccezionale sotto il profilo educativo, memorialistico e di metodo. Le classi terze hanno realizzato una mostra dedicata ai “Giusti tra le Nazioni”, con il supporto dello Yad Vashem e del Toli Institute di New York.

La Prof.ssa Patrizia Biagi e la Prof.ssa Angela Pansardi insieme agli alunni, hanno costruito un Padlet ricco di molte attività di formazione, relative alla preparazione e presentazione della mostra. Nel lavoro sono stati inseriti alcuni Wordcloud con le parole chiave relative allo Yad Vashem, ai Giusti, alla Shoah in generale e sulle aspettative degli alunni su questo progetto. E’ stato poi inserito un calendario preciso sui tempi e date per la costruzione del lavoro. Si sono aggiunte delle foto relative al Giardino dei Giusti “Gariwo” precisandone il suo valore.

Un momento particolarmente importante è stata l’attività “I Remember Wall” ovvero la pagina dello Yad Vashem in cui ognuno può associare il proprio nome a quello di una vittima della Shoah. Si tratta di una attività altamente didattica che fa avvicinare e comprendere meglio le storie qualitative agli alunni. Sono state poi riportate le biografie di 14 vittime della Shoah.

Sono stati poi inseriti i pannelli della mostra in tutte le diverse fasi della preparazione, a cui gli studenti hanno contribuito attivamente sia nell’allestimento che nella presentazione. Un’altra attività innovativa è stata la creazione di poesie o disegni con il metodo Caviardage ovvero l’estrazione delle parole su un testo, una poesia, una lettera e la cancellazione tutte le altre. Questo permette di costruire una poesia o un disegno. Particolarmente belli e significativi sono stati i disegni e le parole di alcuni alunni. L’evento ha avuto un’attenzione sui media locali e ha ricevuto la visita di scolaresche di ogni ordine e grado e di persone adulte interessate all’argomento.

La modalità di esposizione

La presentazione è stata molto importante. Gli alunni delle classi hanno mostrato ai loro compagni di scuola o ad altre scuole, le singole biografie dei Giusti con entusiasmo e interesse. Questo approccio ha stimolato, negli ascoltatori, la riflessione e il confronto e ha illustrato il valore che la vita (in ebraico haim) aveva per i Giusti e per i salvati..

Ecco il Padlet “I Giusti delle Nazioni” per la consultazione.

Ecco il Padlet “I Giusti delle Nazioni” per la consultazione.


Le voci del coraggio e dell’Umanità. Storie di Giusti tra le Nazioni

Il seguente E-book fa conoscere le storie di 7 tra “I Giusti tra le Nazioni”, e consente di svolgere alcuni esercizi in classe e di riflettere sui profondi valori diffusi dai protagonisti. Il libro può essere usato in classe oppure può essere assegnato come lettura personale agli alunni. Si consiglia la lettura ad alunni dalla 3° media di II° grado e ad alunni di tutti gli anni della scuola media di I° grado.


Il Kindertransport. Storia di un uomo molto coraggioso

Il Kindertransport (trasporto di bambini) rappresenta una delle pagine più importanti e significative della storia della Shoah. Per introdurlo agli studenti, è fondamentale contestualizzarlo all’interno del clima di crescente persecuzione degli ebrei a partire dagli anni ’30. I seguenti elementi possono essere di supporto per un efficace insegnamento. L’idea del Kindertransport racconta di come, di fronte all’emergenza, un uomo come Nicholas Winton insieme ad organizzazioni umanitarie nel Regno Unito si mobilitò per salvare i bambini ebrei dal resto d’Europa permettendo a circa 10.000 bambini di lasciare i territori sotto occupazione nazista e trovare rifugio in Gran Bretagna. Si rende necessario raccontare il viaggio e la separazione dalle proprie famiglie. La maggior parte di esse furono poi assassinate nella Shoah. Nello stesso tempo bisogna narrare anche l’accoglienza nelle famiglie ospitanti, comunità e istituzioni nel Regno Unito. I bambini salvati riuscirono a ricostruire le proprie vite, portando tuttavia con sé le cicatrici, insanabili. Infine l’importanza della testimonianza ovvero le storie dei bambini, ormai adulti, che hanno raccontato la Shoah lontano dalla Shoah. Contestualmente ci aiutano a comprendere l’impatto che la persecuzione ebraica ha avuto su esseri veramente umani. Ovviamente narrare con attenzione la figura di Nicholas Winton, ovvero l’uomo che salvò 669 bambini nel soccorso meglio noto come il “Kindertransport”. Durante la lezione si consiglia di utilizzare l’ampia documentazione presente come:

  • Fotografie e filmati d’epoca.
  • Testimonianze di sopravvissuti del Kindertransport.
  • Letture di brani tratti da diari e lettere.
  • Visite a musei e memoriali dedicati alla Shoah.

Laboratorio di storia ed educazione civica con attività didattiche

La scuola media “L. Negrelli” di Merano (Bz) nello specifico le classi 2a e 2 e guidati e istruiti dalla prof.ssa Patrizia Biagi e della prof.ssa Angela Pansardi, hanno svolto un eccellente lavoro sul Kindertransport. Le classi hanno creato un Padlet in cui hanno inserito le seguenti preziose risorse. Si suggerisce di usarle in classe.

  1. Una Uda dal titolo “Kindertransport: l’infanzia salvata“.
  2. Le tappe del percorso che avrebbero intrapreso.
  3. La scheda del docu-film “La fuga degli angeli – Storie del Kindertransport” con la sua splendida colonna sonora.
  4. Una accuratissima spiegazione dell’evento “Kindertransport”.
  5. Una precisa presentazione (PowerPoint) in cui viene analizzato il contesto storico, le figure principali e le date chiave dell’evento.
  6. Una presentazione animata della cronologia degli eventi.
  7. Un video su Nicholas Winton nel 1988 in cui incontra i bambini, ormai adulti, che lui aveva salvato.
  8. Scheda del film “One life” sulla storia di Nicholas Winton.
  9. L’e-book “Storie dai Kindertransport” in cui si narrano le biografie dei bambini soccorsi. A queste storie sono stati inseriti i commenti degli alunni.
  10. Il poster dell’incontro di formazione con il Desk Italia dell’Istituto dello Yad Vashem a cui sono stati aggiunti i pensieri degli alunni.
  11. Una eccezionale lista di fonti nazionali e internazionali per approfondire la storia in oggetto.
  12. La relazione finale sulle fasi del lavoro.

Ecco il Padlet “Il Kindertransport” per la consultazione.


Volevo vivere come una farfalla. La storia di Hannah Gofrit.

Il libro autobiografico di Hannah Gofrit (in seguito Hannecka), “Volevo vivere come una farfalla“, viene qui illustrato come uno strumento didattico. Nel lavoro svolto dalle docenti prof.ssa Patrizia Biagi e prof.ssa Angela Pansardi insieme alle classi 2a e 2e della scuola “L. Negrelli” di Merano (Bz), si è voluto essenzialmente promuovere società pacifiche e più inclusive per uno sviluppo sostenibile; offrire l’accesso alla giustizia per tutti e creare organismi efficienti, responsabili e inclusivi a tutti i livelli. Le fasi del piano possono essere di ispirazione per docenti e alunni che vogliono affrontare lo stesso argomento:

  1. La creazione di un laboratorio.
  2. Una analisi e produzione di un copione con sequenze precise.
  3. Gli approfondimenti storici come il ghetto, l’imposizione della stella gialla e altre informazioni.
  4. La creazione di un teatro Kamishibai e della sua importanza per la diffusione della lettura nelle scuole. E’ stato realizzato un Kamishibai proprio sulla storia di Hannah
  5. La rappresentazione per il pubblico del progetto dal titolo “Volevo vivere come una farfalla. Storia di Hanecka“.
  6. I luoghi geografici della storia di Hanecka. Molto importante per permettere agli alunni di avere una dimensione geo-storica degli eventi.
  7. La fonte ufficiale di Yad Vashem sul libro e la sua storia.

Ecco il Padlet “Volevo vivere come una farfalla” per la consultazione.


I nostri Giusti. Incontro con le grandi storie di umanità

Questo progetto della 3° A della scuola media di II° grado “Don Zeno Saltini” di Vimercate (MB) e voluto e coordinato dalla prof.ssa Amelia Schilirò, ha realizzato una presentazione in cui sono state narrate dagli alunni le diverse biografie e storie di Giusti tra le Nazioni europei. Oltre alla biografia e alle foto, sono state aggiunte delle domande corrette e opportune che possono essere oggetto di discussione in classe.

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